Sintesi TG1 RAI TV
Full Video
Navigare alla ricerca di senso — Il caso “droga”
Un video, realizzato nel lontano 1996, concepito nel quadro della lotta alle tossicodipendenze che non si rivolge direttamente ai giovani ma è uno strumento di “formazione dei formatori”.
Dedicato a medici, psicologi, farmacisti, operatori sociali e religiosi, politici, giuristi e magistrati, insegnanti, familiari e genitori e, in generale, a tutti coloro che si trovano ad operare nel difficile e delicato campo dell’educazione e della comunicazione sociale.
Scritto da Fabrizio Ciappi & Riccardo Mario Corato
Prodotto da Riccardo Mario Corato
Regia di Gianfranco Fiore
Copyright by Fabrizio Ciappi & Riccardo Mario Corato, 2005
Educazione, Identità e Conoscenza
Commissionato dalla Provincia di Siracusa — nel quadro di una campagna di prevenzione e riduzione del danno delle tossicodipendenze e del disagio giovanile — il video costituisce il primo numero di una serie di audiovisivi sulla Comunicazione sociale, i Quaderni Multimediali di Ecologia Mentale.
Dedicato alla formazione scientifica e professionale di operatori sociali, insegnanti, genitori, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni politiche, sanitarie, sindacali e religiose della Provincia, questo primo lavoro si articola sui seguenti concetti di fondo.
I cinque interruttori biologici del Sistema Vivente Umano
(Fame, Sete, Sesso, Sonno e Conoscenza)
Media, Mercato e Inquinamento Mentale
(Sostanze e “Idee” tossiche)
Cultura contro Natura
(Produzione di rifiuti sociali e ambientali)
Conoscenza e Vita
(lnformazione Ridondante e Informazione Dogmatica)
Identità, Socialità e Senso
(Territorio, Istituzioni e Solidarietà)
Solidarietà come necessità biologica
(Quando B sta meglio, sta meglio anche A)
Dalla “Soluzione del Problema” allo “Svolgimento del Tema”
(La riappropriazione del Tempo)
Sintesi del video
Nello scarno scenario di un immaginario laboratorio di ricerca e studi sull’ecologia mentale, una ragazza dialoga con un computer per indagare sul proprio malessere, le cui cause sembrerebbero rientrare nella fenomenologia di un possibile “soggetto a rischio”.
Il computer, ponendosi nel ruolo di mentore, risponde alle domande della ragazza con un discorso generale che parte dall’analisi dei rapporti tra mercato e nuovi meccanismi di distribuzione e consumo di innumerevoli tipi di droga, illustrandone sia il carattere multiforme sia la comune caratteristica di “scorciatoia” verso un illusorio benessere e una breve ed effimera rimozione del disagio, dell’ansia del dolore.
Dopo aver accompagnato la ragazza in un progressivo svelamento e riconoscimento delle innumerevoli forme che il “sistema droga” e le “idee tossiche” possono assumere, il computer trae una prima conclusione: è impossibile trovare una “soluzione” al “problema droga”, va anzi superata la dicotomia problema-soluzione e va invece privilegiato il concetto di tema-svolgimento, in cui il tempo assume importanza cruciale, perché parte di un processo teso non ad un illusorio risultato finale ma a una concreta riduzione del danno.
Il computer-mentore, utilizzando uno schema logico-formale di tipo cibernetico basato su descrizioni semplici di concetti e categorie universali — attraverso uno “stringato” linguaggio audio-visivo — approda all’analisi del concetto di solidarietà intesa non in termini ideologici, ma quale autentica necessità biologica e sociale.
La solidarietà è dunque l’elemento fondamentale per rimodellare e ricostruire quelle capacità — la riappropriazione del tempo, del senso e dell’identità — che sono le condizioni indispensabili alla sopravvivenza di tutto il “Sistema Vivente Umano” e quindi alla base di ogni programma di lungo termine.
E che deve coinvolgere genitori, insegnanti, operatori sociali, politici e sindacali. Sono loro, infatti, i veri destinatari del video.
Sta a loro, sta a tutti noi, e questa la vera conclusione del filmato, attivare un “controllo sociale” fatto principalmente di solidarietà, di ascolto, di svelamento, di conoscenza e di assistenza sul territorio.